martedì 12 aprile 2011

Cranach il Vecchio e la Bocca della Verità

CRANACH IL VECCHIO - AUTORITRATTO


C'è una mostra attualmente a Parigi, al Musée du Luxembourg: CRANACH ET SON TEMPS (fino al 23 maggio 2011).
Mi piacciono i tedeschi rinascimentali (anche se mi suona come ossimoro) e sono andata a vederla (11 euro).

E in effetti, oltre a Cranach (parliamo di Cranach il Vecchio, evidentemente, non del figlio, Cranach il Giovane), ci sono dipinti e incisioni di altri artisti a lui coevi: Albrecht Dürer, Meister MZ (Matthaüs Zasinger?), Quentin Metsys, Jacopo de' Barbari (veneziano, attivo presso le varie corti tedesche) e Francesco Raibolini (detto Francesco Francia). Perché Cranach fu da loro influenzato.

Quel che mi ha colpito e che non conoscevo (molti quadri esposti provengono dalla Gemania, dalla Cekia e dall'Ungheria) è stato uno degli ultimi quadri esposti, La bocca della verità (1525-1530). È un quadro misogino, che mette in guardia gli uomini dalle astuzie femminili.

Ecco la storia (Cranach la recupera da un racconto medievale).

Un marito vuol mettere alla prova l'onestà coniugale della propria sposa. Nel quadro è l'uomo sulla destra, capelli e barba rossicci, con mantello bordato di pelliccia e copricapo nero in mano.


Le chiede dunque di introdurre la mano nella bocca di una specie di statua a forma di leone (in realtà un automa, tra meccanica e  magia) inventata da un mago romano che taglierebbe le dita alla donna bugiarda.


Questa donna ha un amante. Ma è anche una donna astuta. Sicché fa venire il suo amante abbigliato da pazzo (matta, fou, joker) nel luogo convenuto per la prova. Ci sono anche dei giudici che pongono domande alla moglie accusata di infedeltà dal marito geloso.

L'amante (è quello in blu, fisicamente non molto dissimile dal coniuge) camuffato da folle, la tocca dappertutto - proprio mentre la donna introduce la sua mano nella bocca dell'automa -. Ma i matti, si sa, bisogna lasciarli fare; con loro non si sa mai...


Sicché e alla domanda da chi fosse stata toccata in vita sua, la sposa fedifraga - con alle spalle l'amante che la cinge alla vita - risponde:

« Da nessuno mai, all'infuori di mio marito e... di questo folle ».

Non avendo A RIGORE mentito, ritira la mano indenne.

photo ©HARLEART2010 per vedere link, clicca qui


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Esiste anche la versione del 1534 (la donna guarda, con segno di sfida e di maggiore carnalità, lo spettatore).

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